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Ma (come vanno alle volte le cose di questo mondo!) intanto che colui pensava al dottore, come all’uomo più abile a servirlo in questo, un altr’uomo, l’uomo che nessuno s’immaginerebbe, Renzo medesimo, per dirla, lavorava di cuore a servirlo, in un modo più certo e più spedito di tutti quelli che il dottore avrebbe mai saputi trovare.

 

Con quale tecnica il lettore è avvisato che sarà Renzo stesso a mettersi nei guai:

□ prolessi - □ analessi - □ ellissi

 

Nel brano compare un appello al lettore, individualo e trascrivilo.

 

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Ho visto più volte un caro fanciullo vispo, per dire il vero, più del bisogno, ma che, a tutti i segnali, mostra di voler riuscire un galantuomo; l’ho visto, dico, più volte affaccendato sulla sera a mandare al coperto un suo gregge di porcellini d’India, che aveva lasciati scorrer liberi il giorno, in un giardinetto. Avrebbe voluto fargli andar tutti insieme al covile; ma era fatica buttata: uno si sbandava a destra, e mentre il piccolo pastore correva per cacciarlo nel branco, un altro, due, tre ne uscivano a sinistra, da ogni parte. Dimodoché, dopo essersi un po’ impazientito, s’adattava al loro genio, spingeva prima dentro quelli ch’eran più vicini all’uscio, poi andava a prender gli altri, a uno, a due, a tre, come gli riusciva. Un gioco simile ci convien fare co’ nostri personaggi: ricoverata Lucia, siam corsi a don Rodrigo; e ora lo dobbiamo abbandonare, per andar dietro a Renzo, che avevam perduto di vista. Dopo la separazione dolorosa che abbiam raccontata, camminava Renzo da Monza verso Milano, in quello stato d’animo che ognuno può immaginarsi facilmente.

 

La similitudine può essere definita: □ un appello al personaggio - □ un appello al lettore - □ un giudizio sui fatti narrati □ un intervento metanarrativo

 

Spiega la similitudine dei porcellini: a chi corrispondono? E a chi corrisponde il giovane pastore (sul foglio protocollo)?

 

In che personaggi si imbatterà in seguito Renzo (sul foglio protocollo)?

 

 

Giorno dopo giorno, con l’aiuto delle due entità del mio spirito, quella morale e quella intellettuale, mi andai sempre più avvicinando a quella verità la cui parziale scoperta mi ha condannato a questa rovina totale, e cioè che l’uomo non è unico, ma duplice. Dico duplice perché il livello delle mie conoscenze non va al di là di ciò. Altri seguiranno, altri mi supereranno sulla stessa via; io mi limito a pronosticare che un giorno l’uomo sarà conosciuto come un insieme di multiformi, incongrue e indipendenti componenti. […] Ed è stato nel campo della morale e nella mia stessa persona che ho imparato a riconoscere il dualismo intrinseco e primordiale dell’uomo. Mi sono reso conto che, se potevo legittimamente identificarmi sia con l’uno che con l’altro dei due esseri che lottavano nel campo della mia coscienza, ciò era dovuto al fatto che ero fondamentalmente entrambi.

 

Nel brano riportato il narratore è □ eterodiegetico - □ allodiegetico - □ onnisciente - □ omodiegetico

 

Nel romanzo “Il dottor Jekill e Mr. Hyde” il narratore è □ eterodiegetico - □ allodiegetico - □ onnisciente - □ omodiegetico

 

Nel romanzo“Il dottor Jekill e Mr. Hyde”  il patto narrativo è  □ forte - □ debole

 

All’inizio della lettera, riportata per esteso dall’amico Utterson, il dottor Jekill spiega come sia giunto a concepire il disegno di attribuire due corpi distinti alle due forze, il bene e il male, in conflitto con la sua anima, mosso dal desiderio:

□ di raggiungere la gloria grazie alle proprie scoperte sulla natura duplice dell’uomo

□ di esercitare passioni malvagie senza che la sua onorabilità sociale venga intaccata  

□ di esercitare la sua ansia di conoscenza in merito alla natura duplice dell’uomo

 

 

Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto. Sdraiato nel letto sulla schiena dura come una corazza, bastava che alzasse un po' la testa per vedersi il ventre convesso, bruniccio, spartito da solchi arcuati; in cima al ventre la coperta, sul punto di scivolare per terra, si reggeva a malapena. Davanti agli occhi gli si agitavano le gambe, molto più numerose di prima, ma di una sottigliezza desolante. «Che cosa mi è capitato?» pensò. Non stava sognando. La sua camera, una normale camera d'abitazione, anche se un po' piccola, gli appariva in luce quieta, fra le quattro ben note pareti. Gregor girò gli occhi verso la finestra, e al vedere il brutto tempo - si udivano le gocce di pioggia battere sulla lamiera del davanzale - si sentì invadere dalla malinconia. «E se cercassi di dimenticare queste stravaganze facendo un'altra dormitina?» pensò, ma non potè mandare ad effetto il suo proposito: era abituato a dormire sul fianco destro, e nello stato attuale gli era impossibile assumere tale posizione. Per quanta forza mettesse nel girarsi sul fianco, ogni volta ripiombava indietro supino. Tentò almeno cento volte…

 

Nel brano riportato la focalizzazione è □ zero - □ esterna - □ interna

 

Nel racconto il patto narrativo è  □ forte - □ debole

 

Quale tra le seguenti affermazioni riassume meglio l’idea centrale del testo?

□ si vergogna e cerca in ogni modo di nascondersi rimanendo in camera sua

□ si dispera e cerca in ogni modo di nascondersi rimanendo in camera sua

□ non si sorprende perché è abituato a sentirsi escluso e disprezzato dagli altri

□ è sollevato perché può rimanere in camera e non andare al lavoro

 

«E se cercassi di dimenticare queste stravaganze facendo un'altra dormitina?» pensò, è un

□ discorso diretto libero □ discorso diretto legato - □ soliloquio - □ monologo interiore

 

Quali sono i primi pensieri di Gregor di fronte alla propria metamorfosi (sul foglio protocollo)?

 

 

Prese il calzettone color dell’ erica, con il suo intrecciarsi di ferri d’acciaio all’imboccatura, e lo misurò contro la gamba di James. «Tesoro, stai fermo» disse, perché James, geloso, non volendo fare da modello al figlio del guardiano del Faro, faceva apposta resistenza; ma se si dimenava così, come faceva lei a vedere se era troppo lungo o troppo corto? Gli chiese. Alzò gli occhi — quale demone lo possedeva, il suo piccolo, il preferito? — e vide la stanza, vide le sedie, pensò che erano terribilmente malridotte.

 

“Quale demone lo possedeva, il suo piccolo, il preferito?” è un:

□ discorso indiretto libero - □ discorso diretto legato – □ flusso di coscienza

 

Che cosa sta succedendo in casa Ramsay (sul foglio protocollo)?

 

Quale importanza assume la fabula nel romanzo “Gita al faro” (sul foglio protocollo)?

 

 

Al villaggio la chiamavano la Lupa perché non era sazia giammai - di nulla. Le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola come una cagnaccia, con quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata; ella si spolpava i loro figliuoli e i loro mariti in un batter d'occhio, con le sue labbra rosse, e se li tirava dietro alla gonnella solamente a guardarli con quegli occhi da satanasso, fossero stati davanti all'altare di Santa Agrippina. Per fortuna la Lupa non veniva mai in chiesa, né a Pasqua, né a Natale, né per ascoltar messa, né per confessarsi. - Padre Angiolino di Santa Maria di Gesù, un vero servo di Dio, aveva persa l'anima per lei.

 

“Per fortuna la Lupa non veniva mai in chiesa”, esprime il pensiero:

□ dell’autore - □ del narratore – □ delle donne del paese  – □ della figlia della Lupa

 

Sottolinea alcune espressioni popolari, che rendono il linguaggio “mimetico”.

 

 

·         Quali meccanismi rafforzano il patto narrativo?

·         Quali sono le tecniche narrative del narratore impersonale (a livello di gestione della storia, linguaggio, messa in scena dei personaggi)?

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Schema guida (da sistemare)

(Da "Il più bello dei mari")

Contenuto complessivo

 

È un testo integrale o un brano di un testo più lungo? Di che cosa parla il testo? Chi compie l’azione? Dove? Quando? Che cosa avviene? Quali sono i temi fondamentali? Il titolo del testo dà una chiave di lettura per comprendere il contenuto?

 

Sequenze prevalenti

 

Nel testo prevale la narrazione o la descrizione? Ci sono parti dialogate? Quanto spazio occupano? Ci sono parti in cui si esprimono riflessioni? Come influiscono questi aspetti sul significato?

 

-               FABULA/INTRECCIO, INIZIO IN MEDIAS RES

 

-               SEQUENZE DINAMICHE (NARRATIVE, DIALOGICHE), STATICHE (DIALOGICHE, DESCRITTIVE, RIFLESSIVE), MISTE

 

-               SCHEMA LOGICO:

·         SITUAZIONE INIZIALE

·         ESORDIO, MOMENTO DI ROTTURA

·         PERIPEZIE, SUPERAMENTO PROVE

·         SPANNUNG

·         SCIOGLIMENTO

·         CONCLUSIONE

 

FUNZIONI DI PROPP (allontanamento, infrazione divieto ecc.)

 

Personaggi

 

Quali sono i personaggi principali? È possibile individuare un protagonista, un antagonista e un aiutante? Sono personaggi statici o dinamici? Quali sono le caratteristiche fisiche, sociali e psicologiche dei personaggi? Come influiscono questi aspetti sul significato?

-       PRESENTAZIONE DIRETTA

-       PRESENTAZIONE INDIRETTA (DA SÉ, DA ALTRO PERSONAGGIO, DA NARRATORE ESTERNO)

-       RUOLI DEI PERSONAGGI (protagonista, antagonista, aiutante ecc.)

 

Spazio

 

 In quale spazio avviene l’azione? È descritto con cura o sommariamente? Com’è lo spazio (reale, immaginario, definito, generico, aperto, chiuso, DENOTATIVO – REALISTICO o CONNOTATIVO - SIMBOLICO ecc.)? Come influiscono questi aspetti sul significato?

 

Tempo

 

Qual è l’arco di tempo in cui avviene l’azione (poche ore, un anno, molti anni ecc.)? Gli eventi sono raccontati in ordine cronologico? Sono presenti anticipazioni (PROLESSI) o retrospezioni (flashback O ANALESSI)? Ci sono ellissi, analisi, pause/digressioni, scene, sommari? Come influiscono questi aspetti sul significato?

TEMPO DELLA STORIA/TEMPO DEL RACCONTO

(aggiungere schema TR/TS e ritmo narrativo)

 

Narratore e punto di vista

 

Il testo è narrato in prima o in terza persona? Il punto di vista è quello di un personaggio oppure è esterno alla storia? Il narratore è onnisciente (ovvero mostra di sapere tutto sui personaggi, focalizzazione zero), è interno alla storia (e quindi conosce soltanto quello che sa il personaggio, focalizzazione interna), oppure guarda la scena come dall’esterno e sembra saperne meno dei personaggi stessi (focalizzazione esterna)? Come influiscono questi aspetti sul significato?

 

-       NARRATORE OMODIEGETICO o interno (AUTODIEGETICO se è il protagonista, altrimenti ALLODIEGETICO)

-       NARRATORE ETERODIEGETICO o esterno

-       NARRATORE PALESE/ECLISSE DEL NARRATORE

 

 

 

1)                  LA FOCALIZZAZIONE ZERO

Il narratore è etero diegetico, onnisciente, palese

      Il narratore “ ne sa più dei personaggi”

TECNICHE NARRATIVE:

·                    Manipolazione della storia(analessi/flashback, prolessi/pause o digressioni )

·                    Linguaggio narrativo;linguaggio corretto, distinto da quello dei personaggi;ricorsa ad aggettivi che formulano giudizi(es: “la sventurata rispose”)

·                    Commenti personali, appelli al lettore

·                    Presentazione dei personaggi e analisi psicologica

·                    Discorso diretto, indiretto, sintetico e soliloquio

 

2)                  LA FOCALIZZAZIONE ESTERNA

Il narratore è impersonale, nascosto

Il narratore “ne sa meno dei personaggi”

TECNICHE NARRATIVE:

·                    Successione cronologica( NO analessi/flashback, prolessi/pause o digressioni)à(modi di dire, proverbi, espressioni gergali)

·                    Linguaggio mimetico: si tenta di riprodurre il linguaggio dei personaggi , si evita il ricorso ad aggettivi che formulano giudizi

·                    Si evitano commenti personali, appelli al lettore àeclisse del narratore

·                    I personaggi si rivelano attraverso quello che fanno e dicono

·                    Discorso diretto, indiretto,  libero

 

3)                  FOCLIZZAZIONE INTERNA:

·                    IL NARRATORE PUO ESSERE:àeterodiegetico(3° persona, non è coinvolto nella storia)

                                                  àautodiegetico ( 1° persona)  àomodiegetico(il protagonista)

                                                                                                        àallodiegetico (testimone)

·                    Il narratore ne sa quanto i personaggi

·                    La focalizzazione interna può essere:àfissa(1°/3° persona punto di vista di un personaggio)

                                                                  àvariabile

                                                                  àmultipla

 

Campi semantici e sintassi

 

Esistono parole che appartengono alla stessa area di significato (campo semantico)? Quale tipo di registro viene adottato (basso e colloquiale, medio, alto e ricercato ecc.)? La sintassi è piana e lineare oppure complessa e tortuosa? Come influiscono questi aspetti sul significato?

 

Figure retoriche

 

Quali figure retoriche si possono notare? Quale legame hanno con il significato complessivo del testo?

 

Contestualizzazione storico-letteraria

 

Si hanno a disposizione le informazioni per collegare il testo con altre opere dello stesso autore o con l’epoca storica in cui è stato scritto? Si può confrontare il testo con altri di tema simile scritti da autori diversi?

temi 2a corretti per autovalutazione.doc
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lo schema è integrabile con appunti presi a scuola ed utilizzabile per analisi di brani assegnati
schema analisi testo narrativo modificab
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esempio di schema modificato (4 ottobre) ulteriormente modificabile
schema+analisi+testo+narrativo+modificat
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